Sostituzione Serbatoi in Scadenza

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Cosa è incluso

Nel corso degli anni, il numero di automobilisti che hanno deciso di optare per l’acquisto di una vettura dotata di impianto GPL o metano è cresciuto esponenzialmente. Il motivo risiede nell’aumento del prezzo dei carburanti e nella volontà di spendere meno per i costi di gestione della propria auto. Se hai scelto di acquistare un’automobile con impianto GPL o metano, dovrai conoscere i costi e vincoli imposti dalla legislazione sulla revisione e sostituzione del’impianto. Il serbatoio delle auto a GPL deve essere soggetto a revisioni periodiche, che devono essere svolte entro le seguenti scadenze:
  • La prima revisione deve essere effettuata dopo quattro anni dall’immatricolazione del veicolo;
  • Le successive, ogni due anni.

Per quanto riguarda la revisione delle bombole a metano, la scadenza dipende dal tipo di omologazione dell’impianto:
  • Se sono omologate secondo la vecchia normativa nazionale DGM, la revisione va effettuata ogni cinque anni;
  • Se sono omologate secondo la più moderna normativa europea ECE/ONU R110, la riqualificazione deve essere effettuata ogni quattro anni. Questo vale sia per le bombole interamente in acciaio (CNG1) che per quelle in acciaio con cintura di rinforzo in resina (CNG2), oltre a valere anche per le bombole in rivestimento completamente sintetico (CNG3). Per la revisione delle bombole a metano composito (CNG4), similmente all’impianto GPL, la prima revisione va effettuata dopo quattro anni dall’immatricolazione e successivamente ogni due anni.

In entrambi i casi, la revisione deve avvenire in un centro specializzato e autorizzato ad effettuare revisioni, perciò ti consigliamo di rivolgerti solo ad officine specializzate.

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Sostituzione serbatoi in scadenza: impianto GPL

Oltre alla revisione periodica dell’impianto, gli automobilisti con auto con impianto GPL dovranno prestare attenzione alla sostituzione della bombola GPL.
Il corretto funzionamento della bombola è indispensabile per garantire la sicurezza dell’automobilista, evitando così malfunzionamenti o eventuali esplosioni.
Gli operatori che svolgono lo sostituzione delle bombole sono qualificati ed utilizzano attrezzi idonei, atti ad evitare scintille da sfregamento o urto.
La normativa europea ECE/ONU 67/01 regola l’uso dei dispositivi di sicurezza e dell’impianto e determina anche la durata delle bombole a GPL dell’auto. Queste, infatti, devono essere sostituite dopo 10 anni dall’immatricolazione della vettura (se l’impianto è di primo equipaggiamento) o dall’istallazione dell’impianto (nel caso di installazione successiva).
La normativa ha, inoltre, introdotto dei particolari dispositivi atti ad aumentare la sicurezza del veicolo, come una valvola che interrompe il flusso di gas quando non è inserita la chiave.
La sostituzione delle bombole deve essere effettuata da operatori autorizzati ed è un’operazione soggetta a collaudo. Per effettuarla, si dovrà presentare la domanda, utilizzando il modello TT 2119, e la dichiarazione di installazione a norma, rilasciata dalla Motorizzazione, oltre che la documentazione del nuovo serbatoio e le attestazioni dei versamenti obbligatori effettuati.
Successivamente, si potrà prenotare la data del collaudo. Durante questo periodo di tempo, dovrai consegnare la carta di circolazione e in cambio verrà rilasciato un permesso provvisorio valido per la circolazione.
Se il nuovo serbatoio GPL supera il collaudo, il libretto di circolazione aggiornato verrà consegnato dopo circa un mese.
Il costo della bombola GPL è variabile e dipende dalla sua capienza e forma, oltre che dal marchio che si intende scegliere: i prezzi si aggirano tra i 200 e i 500 euro.

Sostituzione serbatoi in scadenza: impianto a metano

Così come per gli impianti GPL, anche la revisione e sostituzione delle bombole a metano deve essere effettuata con precisione e meticolosità, per conservare gli elevati standard di sicurezza e scongiurare perdite che, oltre a risultare relativamente pericolose, impatterebbero negativamente sui consumi. Per prima cosa, si procede con la pesatura delle bombole, così da valutare eventuali danneggiamenti dell’impianto o fenomeni di corrosione interna. Successivamente, si effettua un’accurata ispezione, interna ed esterna, per valutare la capacità di contenimento del gas, che può essere diminuita nel corso degli anni. Il controllo prosegue con il collaudo, utilizzando ultrasuoni e pressione idrostatica a 300 bar. Le bombole che non dovessero risultare idonee e non dovessero superare la revisione saranno rottamate e sostituite con bombole nuove. Nel caso di bombole a metano omologate secondo la normativa DGM, queste verranno rottamate dopo quarant’anni, ricordando di effettuare la revisione ogni cinque. Se sono omologate secondo la normativa ECE/ONU R110, la sostituzione obbligatoria delle bombole deve avvenire ogni venti anni, per poi toglierle definitivamente dal mercato. Il prezzo della sostituzione delle bombole è variabile e dipende dal numero di bombole di cui dispone l’impianto.

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